Pasqua si avvicina e, a meno che non abbiamo da pulire laboratori e studi dentistici dove utilizzano quei macchinari appositi ed efficientissimi come questi http://www.emeritalia.it, che aspirano e neutralizzano la polvere fino a dimenticarci della sua esistenza, ci tocca armarci di tanta pazienza e rimboccarci le maniche, purtroppo. Le pulizie di primavera fanno parte della nostra tradizione, e come tutte le tradizioni sono da onorare e rispettare. Così si dice.
Tradizione popolare
Le chiamiamo pulizie di Pasqua ma incominciamo a pensarci solo quando iniziamo a vedere il sole e a sentire l'aria di primavera. E questa tradizione, come tante cose che ci portiamo dietro di generazione in generazione, ha un'origine lontana che alla maggior parte di noi ancora non conosciamo.
Le nostre pulizie primaverili risalgono alla festa ebraica di Pesach, la Pasqua ebraica che celebra la liberazione degli ebrei dall'Egitto, una delle più importanti festività della cultura ebraica. Tradizione vuole che durante questo giorno è vietato possedere e consumare prodotti lievitati. Ecco che, prima di questa festa, le donne facevano in modo di far sparire tutto ciò che di lievitato poteva essere rimasto in casa semplicemente rivoltandola. Esattamente come facciamo noi, pulivano ogni parte della casa, ogni angolo, ogni centimetro.
Anche solo una briciolina era da spazzare via. E così la tradizione si è fatta largo fino a noi, passando per la tradizione cristiana che gli ha dato un nuovo significato: le pulizie diventano il simbolo della confessione, una purificazione dell'anima, in qualche modo una disinfestazione interiore.
Ed eccoci qui. Il sole si fa più caldo, gli uccellini cantano, la primavera è nell'aria e quindi è arrivato il momento anche per noi di rivoltare la casa e darle una bella rinfrescata.
Consigli utili
Inizia con l'assicurarti di avere tutti i prodotti che ti servono prima di iniziare: sgrassatori, stracci, alcol e tutti gli altri che, oltre alle scope ben pulite, saranno i tuoi alleati e insieme agli elettrodomestici ti aiuteranno nel lavoro che ti aspetta. Cerca di coinvolgere qualche membro della famiglia solo nel caso sia d'aiuto e non d'intralcio, se ti fa perdere solo tempo meglio lasciar perdere. Chi fa da sé fa per tre!
La cosa migliore è sempre cominciare dal divano, soprattutto se non è sfoderabile, perché è una brutta gatta da pelare e all'inizio le forze e l'entusiasmo non mancano. Bisogna lavarlo con assoluta cura come consigliato dal produttore, insieme ai cuscini. Poi si passa alle tende da scendere e da infilare subito in lavatrice. Per ottimizzare i tempi sarebbe meglio attaccarla o far partire la lavastoviglie con i piatti o i bicchieri che usi di meno, mentre magari pulisci per bene il balcone e tutto quello che lo occupa.
Una volta pulito l'esterno arriva il momento di lavare i vetri, solo con acqua e alcol così non vengono aloni, e di pulire finestre, zanzariere e porte nei minimi dettagli. Ricordati di spolverare anche tutte le pareti e controllare bene se ci sono ragnatele negli angoli, spesso si mimetizzano per sopravvivere. Quindi dopo gli infissi si torna dentro casa, e qui ci si deve organizzare: le pulizie si fanno dall'alto verso il basso cominciando con i lampadari, con le pulizie sopra gli armadi e i mobili alti e via via si scende fino a concludere con i pavimenti.
E' indubbio che le pulizie domestiche sono una noia per molti, soprattutto quelle, per così dire, fatte in grande. Solo i fanatici del pulito possono canticchiare mentre strofinano a fondo le piastrelle del bagno, e purtroppo il ceto medio non può permettersi una colf. Ma visto che ci tocca farle, come insegna la tradizione pasquale, cerchiamo di svolgerle con gioia e positività. Diamo un senso simbolico di rinascita e cerchiamo così di ristabilire un equilibrio con l'aria nuova che entra nella nostra casa e in qualche modo anche in noi stessi. Veder brillare casa, sentire dappertutto quell'odore di pulito e sapere che è tutto in ordine, finché dura, ci darà una grande soddisfazione e ci preparerà a una Pasqua più serena.