Due novità dal cantiere di Olkiluoto, in Finlandia, dove viene costruita una centrale nucleare Epr “gemella” di quelle che si vogliono realizzare in Italia.
Primo: confermato ufficialmente un altro ritardo di sei mesi. Il tempo di costruzione previsto è ormai raddoppiato (e i costi nel frattempo sono stra-lievitati).
Secondo: le modifiche proposte all’architettura strutturale del reattore non sono sufficienti a sciogliere il nodo principale relativo alla sicurezza dell’impianto. E scusate se è poco.
I ritardi, innanzitutto. La società nucleare finlandese Teollisuuden Voima aveva già messo in conto questi ulteriori sei mesi. La francese Areva, che sta costruendo il reattore, li ha ammessi solo ora: e questa è la prima novità. E’ dunque stra-confermato che la centrale nucleare non potrà entrare in funzione prima della fine del 2012.
Il cantiere di Olkiluoto ha iniziato a lavorare nel 2005. Il completamento della centrale era inizialmente previsto per il 2009. Ora si arriva al 2013.
La seconda novità riguarda il sistema di sicurezza della centrale. Dai comunicati ufficiali traspare che il nodo è ben lungi dall’essere sciolto.
Ricordate? Al centro di tutto c’è l’interdipendenza strutturale fra il sistema elettronico di controllo e quello di sicurezza del reattore. Significa che quando il primo va in tilt, il secondo può seguire a ruota: proprio nel momento in cui dovrebbe rendersi utile.
Il problema era stato sollevato da Stuk, l’autorità finlandese per la sicurezza nucleare. La settimana scorsa la stessa Stuk ha reso noto che apprezza le modifiche proposte da Areva all’architettura strutturale dei due impianti, ma che deve ancora essere fornita la chiara documentazione dell’indipendenza del sistema di controllo dal sistema di sicurezza.