Il mondo dell’energia e del risparmio energetico è in costante cambiamento. Grazie al progresso scientifico e tecnologico, sul mercato è possiible trovare continuamente nuove tipologie di impianti legati al settore dei climatizzatori, dei refrigeratori e molti altri. In questi ambiti si sono viste negli anni numerose innovazioni che hanno portato a notevoli migliorie, sia a livello di funzionalità degli impianti che dal punto di vista del risparmio energetico. I cambiamenti sono stati introdotti a seguito delle nuove normative ambientali legate all’impatto dei consumi energetici e al risparmio dell’energia, con le grandi nazioni della Terra che nei decenni a venire puntano ad abbassare drasticamente i livelli delle emissioni inquinanti. Strettamente connesso al discorso del risparmio energetico è la pompa di calore, macchinario appartenente all’ambito della trasmissione di calore tra sistemi o ambienti. Ma, nello specifico, cosa si intende per “pompa di calore”? Dove vengono utilizzate maggiormente? E quali sono le funzioni e i vantaggi inerenti al discorso del risparmio energetico? Vediamolo qui di seguito.
Generalità sulle pompe di calore
Per “pompa di calore” si intende un macchinario capace di trasferire un certo quantitativo di energia termica da un corpo a temperatura minore ad un corpo a temperatura maggiore. Per effettuare questo trasferimento la pompa può utilizzare diverse forme di energia, da quella meccanica a quella idrica, sino ad arrivare alla pompa elio-assistita funzionante mediante pannelli solari termici. Particolarità delle pompe di calore è quella di assicurare all’utente un buon risparmio energetico nel tempo, ma solo se queste vengono adoperate a dovere esprimendo al meglio tutta la loro funzionalità. Il principio base delle pompe di calore è quello di adoperare un quantitativo minimo di energia per produrre una quantità di calore assai maggiore rispetto all’energia necessaria a svolgere l’intero processo. Tra le funzioni della pompa di calore vi sono quelle legate al riscaldamento dell’acqua sanitaria e al riscaldamento o alla climatizzazione degli ambienti.
Il funzionamento delle pompe di calore
Passiamo al funzionamento delle pompe di calore. Come detto in precedenza, le pompe sfruttano una quantità minima di energia sprigionandone una quantità superiore in termini di calore. La temperatura di un determinato corpo o di un determinato ambiente viene prelevata e innalzata sino ad ottenere un calore superiore a quello di partenza. Più nello specifico, la pompa funziona grazie alla presenza di un compressore, ovvero un macchinario utilizzato per aspirare e comprimere gas, il quale dà vita ad una differenza di pressione che a sua volta genera calore. Tutto ciò è reso possibile dall’accumulazione del calore, pervenuto grazie all’aspirazione del fluido refrigerante; calore che, nella fase successiva, verrà trasferito al condensatore il quale lo rilascerà tramite l’alta pressione della condensazione. A questo punto avviene il ricircolo del sistema, con il gas del fluido refrigerante che ritorna allo stato solido e sarà pronto per far ripartire il sistema di riscaldamento. Per quanto riguarda il raffreddamento di un ambiente avverrà il processo esattamente opposto.
I vantaggi dal punto di vista del risparmio energetico
Dal punto di vista del risparmio energetico i vantaggi sono notevoli, e derivano tutti dalla grande efficenza in termini di consumo di energia e nel rapporto energia prodotta/energia sfruttata. La grande particolarità delle pompe di calore è quella di sfruttare fonti di calore esterne, come ad esempio le fonti geotermiche (terra, aria, acqua) per produrre “gratuitamente” energia. Il sistema sfrutta quindi anche la minima quantità di calore esterno per poter riscaldare l’acqua sanitaria o interi ambienti. O, paradossalmente, per rinfrescarli. In questo modo non si avranno ulteriori spese derivanti dal consumo eccessivo di energia per riscaldare le aree interessate, grazie al prelievi di calore dalle fonti sopra indicate.